S&P Mib i top 10 di giornata:
FIAT 3,6200 1,61%; PARMALAT 1,4780 0,89%; MONDADORI 2,3800 -0,10%; FINMECCANICA 9,9200 -1,88%; IMPREGILO ORD 2,1550 -2,38%; GENERALI 11,6300 -2,43%; MEDIASET 3,4300 -2,63%; STMICROELECTRON 3,3700 -2,81%; ALLEANZA 3,8175 -2,86%; ATLANTIA 10,0300 -2,90%
S&P Mib i flop 10 di giornata:
SEAT PG 4,5900 -9,56%; UNICREDIT 0,9180 -9,11%; UBI BANCA 6,8450 -8,73%; BANCO POPOLARE 2,7800 -8,33%; UNIPOL 0,6525 -8,10%; INTESA SANPAOLO 1,7810 -8,01%; A2A 1,0500 -7,89%; ENI 14,6400 -7,69%; TENARIS 6,3600 -7,09%; LOTTOMATICA 11,8200 -6,93%
Si chiude una giornata da “Si salvi chi può” per tutte le principali piazze mondiali; trascinati in basso dalla chiusura di Tokyo di questa mattina (-3,81%), i listini europei hanno chiuso in sensibile ribasso bruciando ben 198 miliardi di euro di capitalizzazione. Questo significa che siamo tornati ai livelli del lontano (almeno finanziariamente parlando) 2003.
A Piazza Affari, poi, le perdite segnano un -6,02% per il paniere S&P Mib: “merito” dei dati sul PIL italiano, che nel 2008 è calato dell’ 1% (non accadeva dal 1975), ma altrettanto merito va anche attribuito alle stime sul rapporto deficit/prodotto, peggiori di un decimo di punto rispetto a quanto ipotizzato. Il ministro Tremonti si è dichiarato “soddisfatto” di aver raggiunto i parametri di Maastricht, ma al mercato questo non è evidentemente bastato.
I listini sono stati trascinati in basso, come spesso accaduto negli ultimi tempi, dai titoli bancari. Il peggiore di giornata è stato però Seat Pagine Gialle (-9,56%), che bissa così le cattive performance fatte segnare in chiusura della scorsa settimana. In controtendenza Fiat, unico titolo a guadagnare (+1,61%) assieme al marchio Parmalat