La Intel Corporation, maggior azienda al mondo per quel che concerne la produzione e commercializzazione di microprocessori, ha previsto delle vendite relative al quarto trimestre di questo anno che sono più rosee di quanto indicato in precedenza: in particolare, questi dati battono senz’altro quelli messi in luce da alcuni analisti e il motivo è presto detto, la domanda per pc è ancora molto forte e trainante. I profitti del colosso di Santa Clara per il periodo compreso tra ottobre e dicembre prossimo dovrebbe quindi essere pari a 14,7 miliardi di dollari, come annunciato in un apposito comunicato dalla medesima compagnia californiana.
Le precedenti stime, invece, parlavano chiaramente di 14,2 miliardi di reddito. Nel dettaglio, il margine operativo lordo, vale a dire la percentuale di vendite ottenuta dopo aver dedotto i costi di produzione, dovrebbe attestarsi attorno al 65%. Inoltre, la società in questione ha la possibilità di migliorare il proprio programma di riacquisto di azioni di ben dieci miliardi. C’è infatti da sottolineare come la domanda di personal computer abbia rallentato nei paesi dell’Europa occidentale e negli Stati Uniti, mentre gli acquisti sono destinati a rimanere piuttosto intensi nelle economie in via di sviluppo, una vera e propria manna dal cielo. Tra l’altro, Intel potrà beneficiare persino del fallimento di una delle sue principali concorrenti, vale a dire la Advanced Micro Devices Incorporated, un fattore che non può che influire in maniera positiva.
Nel frattempo, il titolo azionario quotato al New York Stock Exchange è cresciuto di mezzo punto percentuale, raggiungendo quota 23,40 dollari (il guadagno complessivo di quest’anno ammonta a circa l’11%). Il reddito netto del terzo trimestre è invece cresciuto fino a 3,47 miliardi di dollari (il dividendo in questione equivale a 65 centesimi per singola azione); anche in questo caso, gli analisti erano stati meno ottimisti con i loro 61 centesimi di dollaro, mentre le vendite sono aumentate del 28%.
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