In Giappone sono tempi duri anche per i colossi incontrastati del settore tecnologico. E’ il caso del gigante nipponico Toshiba, che ha ritoccato le stime sulle perdite di bilancio dell’esercizio 2008, ma ha annunciato anche nuovi tagli al personale. Altri 3.900 lavoratori con contratto a termine, infatti, nei prossimi mesi saranno licenziati, e si andranno ad aggiungere agli oltre 4 mila posti di lavoro tagliati nei mesi scorsi nel settore di produzione dell’elettronica a causa della crisi economica che ha fatto abbassare la domanda di nuovi chip. Per l’intero 2009, tra l’altro, la società non prevede per la domanda di settore una ripresa di rilievo, con la conseguenza che al bilancio 2008, con perdite operative pari a circa 250 miliardi di yen, ne potrebbe seguire nel 2009 un altro vestito di rosso. Toshiba non è comunque l’unico colosso del comparto a pagare a caro prezzo la crisi: il momento è difficile anche per Sony Ericsson, che ha annunciato altri duemila licenziamenti dopo aver chiuso il primo quarto del 2009 in perdita, e dopo aver registrato un calo delle vendite di telefonini superiore al 35%.
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