La crisi del mattone in Italia resta purtroppo una realtà che si sta consolidando di trimestre in trimestre, a causa della grave crisi economica che sta affrontando il Belpaese, dell’elevata tassazione degli immobili – che spinge molti investitori a fare un passo indietro nel momento dell’acquisto – e per la crisi del settore dei mutui, che vengono erogati sempre più col contagocce dalle banche per criteri molto stringenti nella presentazione delle garanzie ma anche per i minori redditi disponibili delle famiglie. Ora l’Istat certifica anche il calo dei prezzi delle case.
L’istituto di statistica ha evidenziato che nel primo trimestre del 2013 l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab), che vengono comprate dalle famiglie sia a scopo abitativo che per fini di investimento, è diminuito dell’1,2% rispetto al trimestre precedente ma del 5,7% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Le rilevazioni dell’Istat sono ancora dati preliminari. Rispetto ai trimestri precedenti il calo congiunturale è meno pesante.
Tuttavia, si tratta pur sempre del sesto trimestre consecutivo in flessione, mentre su base tendenziale sono cinque i mesi consecutivi in perdita per l’indice Ipab. Rispetto al calo tendenziale del 5,2% nel quarto trimestre del 2012, la flessione su base annua è aumentata. Secondo l’Istat il calo verificatosi nel primo trimestre del 2013 è da imputare alla discesa dell’1% dei prezzi delle nuove abitazioni e dell’1,1% dei prezzi delle case già esistenti. Per le nuove case i prezzi sono scesi per il secondo trimestre consecutivo, registrando la flessione più pesante da quando è iniziata la rilevazione della serie storica dell’Ipab, ovvero dal secondo trimestre del 2010.
► ITALIA: SETTIMO TRIMESTRE CONSECUTIVO IN RECESSIONE
Per quanto riguarda, invece, le case esistenti, i prezzi sono scesi per la sesta volta consecutivamente, ma meno di quanto avvenuto nell’ultimo quarter del 2012. L’Istat ha sottolineato che la marcata diminuzione dei prezzi registrata nei primi tre mesi è la sintesi del calcolo dei prezzi delle abitazioni esistenti, in atto già dal quarto trimestre del 2011, e dei prezzi di quelle nuove, il primo da quando è possibile calcolare le variazioni tendenziali trimestrali dell’Ipab, ovvero dal primo trimestre del 2011.