Rischio bolla immobiliare in Olanda e Francia

 Quando si parla di bolla immobiliare in Europa il primo pensiero va senza dubbio alla Spagna. In effetti Madrid ha accusato pesanti perdite legate all’immobiliare, con il settore bancario che da anni si trascina perdite e svalutazioni. Alla fine c’è stata la nazionalizzazione di Bankia e la formale richiesta di assistenza finanziaria all’Europa per salvare il settore bancario domestico. Tuttavia, la crisi economica europea potrebbe ben presto arricchirsi di nuovi pericolosi scenari, ovvero lo scoppio della bolla immobiliare in uno o due paesi. In particolare sono a rischio Francia e Olanda.

La crisi europea rischia così di riacutizzarsi se dovesse esserci lo scoppio della bolla. L’Europa ha già dovuto fare i conti con il crollo delle banche in Irlanda e Spagna, a seguito di un micidiale mix negativo tra crollo delle case e elevato indebitamento delle famiglie. Si tratta di una situazione molto simile a quella verificatasi negli Stati Uniti nel 2008-2009, in grado di creare spinte recessive e di mettere in ginocchio il settore bancario e di bloccare il corretto funzionamento del credito.

CRISI MERCATO IMMOBILIARE 2012

In Olanda i prezzi delle case hanno sperimentato un calo a partire dal 2009. In termini reali la discesa dei prezzi delle case è stata pari al 14,9% dal picco massimo, ma sono ancora molto elevati se si considera che al netto dell’inflazione i prezzi sono più alti del 127% rispetto al 1990. Livelli simili è difficile riscontrarli in altre economie. Inoltre, il rapporto fra debito e reddito disponibile delle famiglie olandesi è del 117,4% superiore a quello delle famiglie americane e del 76,7% di quelle inglesi.

E poi c’è la Francia, dove a fine 2011 i prezzi delle case erano ancora vicine al picco massimo. Qui, però, il livello di indebitamento delle famiglie transalpine è molto meno preoccupante rispetto a quelle olandesi. In futuro il rischio è assistere allo scoppio di nuove bolle, deprimendo ancor di più il settore immobiliare europeo. In Italia, nonostante il reddito disponibile sempre più basso e il tasso di risparmio in picchiata, il livello di indebitamento delle famiglie è al 65,2% del reddito disponibile, ovvero molto meno dell’81,2% della Francia e dell’86,8% della Germania.

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