Wall Street giovedì è stata davvero inclemente con Facebook, o meglio Meta la società di riferimento: si chiama così ora la compagnia di Mark Zuckerberg. Il titolo è riuscito a perdere il 26,4%: un vero e proprio tonfo che corrisponde a una forte perdita di miliardi di dollari per la società. Perché è successo?
Investitori spaventati per bilancio Meta
Va detto che si è trattata di una giornata borsistica abbastanza difficile per molti titoli, ma quello di Meta ha sofferto particolarmente, facendo registrare quella che è stata definita la peggiore perdita di sempre in una sola giornata, capace di bruciare una bella parte del valore di mercato dell’azienda. Perché gli investitori hanno pensato che fosse meglio liberarsi del titolo? Il primo motivo sembrerebbe essere legato a una dichiarazione della società del giorno prima dove Meta aveva spiegato che erano stati riscontrati dei problemi nel monitoraggio del comportamento degli utenti di Facebook legato a un cambiamento nella policy di Apple che ovviamente ha coinvolto tutti i suoi dispositivi.
Quello che sembra erroneamente essere un piccolo problema ai non addetti ai lavori si è tradotto nella perdita di alcune decine di miliardi di dollari in entrate pubblicitarie. A ciò deve essere aggiunto il fatto che per la prima volta dalla sua nascita e per un periodo che sta durando circa 3 mesi, Facebook abbia perso utenti attivi giornalieri mantenendo costanti quelli mensili. Pur rimanendo Facebook l’app e il social più utilizzato a livello globale la pressione di Tik Tok, l’app cinese di condivisione di piccole clip si fa sentire: questa sembra aver trovato il modo più corretto di approcciare i giovanissimi, stimolandone la fidelizzazione in modo più efficiente di come riesca a fare attualmente Facebook.
Ecco come viene spiegato il problema
Va detto che il crollo di Meta a Wall Steet è arrivato in un momento importane per l’azienda di Mark Zuckerberg: la società sta traghettando se stessa verso la direzione del metaverso e questo potrebbe spaventare alcuni investitori che non vedono più presenti le certezze di un tempo. Non si può però non pensare che forse coloro che hanno venduto in massa il titolo abbiano agito con forse troppa impulsività: non si può parlare di un trend di bilancio ancora e solo per un calo di utenti attivi pari a un milione di unità.
Nel frattempo Meta ha fatto comunque sapere che i dati economici sovrastimati dagli analisti sono giustificati dalla crisi che ha colpito gli inserzionisti, i quali hanno ridotto gli investimenti nella pubblicità online: una reazione legata all’aumento dell’inflazione e alla crisi che sta colpendo le catene di approvvigionamento.