In una fase particolarmente favorevole per le borse mondiali, soprattutto per Wall Street che è su livelli record, gli specialisti di Morgan Stanley consigliano agli investitori di puntare su 10 titoli azionari che dovrebbero consentire di guadagnare in borsa lungo un trend sostenibile nel medio periodo. Secondo la banca d’affari statunitense, questi titoli presentano alcune caratteristiche fondamentali per mantenere un certo appeal in borsa anche nelle fasi di correzione dei mercati. Morgan Stanley sottolinea la loro solidità nei fondamentali, l’alto rendimento della cedola e la capacità di generare cash flow.
Il primo titolo sotto la lente è il gigante petrolifero britannico Royal Dutch Shell, che ha una capitalizzazione superiore a 222 miliardi di dollari. Il titolo presenta un rendimento della cedola del 5,1% e una potenzialità di crescita del 7,7%. Il Roe stimato per il 2013 è del 13,9%, il p/e ratio di 8,6 volte. Nella lista c’è anche il colosso energetico italiano Eni, che viene visto come il gruppo con la maggiore capacità di generare flussi di cassa nei prossimi 5 anni.
► RISCHIO BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO
Il Cane a Sei Zampe presenta anche un dividend yield del 5,9%, tra i più alti in Italia. Tra le top pick non manca il colosso tedesco dell’auto Porsche, che ha una capitalizzazione di 12 miliardi. Secondo Morgan Stanley, il titolo può salire ancora del 22% nelle prossime settimane. Il p/e 2013 è di 5,3 volte, il dividend yield del 3,4%. Piace anche l’utility tedesca Rwe, che avrebbe un margine di crescita in borsa superiore al 30%. Sempre tra le utility viene selezionato il colosso francese Edf, grazie soprattutto a un attraente dividend yield del 6,5%.
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Sempre in questo settore piace la spagnola Gas Natural, che offre un rendimento della cedola del 5,6%. Il titolo che ha il potenziale maggiore di recupero in borsa è però il gruppo telefonico greco Ote, che arriva da un piano rigoroso di taglio di costi e riduzione del debito. Piace anche il colosso industriale francese Vinci, che può ancora salire in borsa dell’11%, e il gruppo energetico inglese Petrofac, che secondo Morgan Stanley avrebbe un margine di upside vicino al 50%. Infine, occhio alla utility portoghese Edp, che ha un dividend yield del 7,1% e presenta le caratteristiche per diventare una preda di M&A.