I dati trimestrali di Apple una volta resi noti, mostreranno come la società di Cupertino, a livello di liquidità non abbia nulla da invidiare a nessuno, anzi:si parla di un tesoretto di circa 250 miliardi di dollari. E la domanda sorge spontanea: acquisizioni o un super dividendo?
Quel che la maggior parte degli analisti italiani e stranieri sottolineano è che una simile cifra darebbe modo alla Apple di acquisire (ed in contanti, N.d.R.) la Chevron, la seconda petrolifera americana, e 5 volte la nostra Eni o la Tesla, così come spiegano dal Sole24ore, chiosando come la cifra sia equivalente, tra le altre cose, al Pil di Finlandia e Giamaica o alla riserva valutaria inglese.
La scelta finale tra il dividendo e possibili acquisizioni di sicuro non verrà sciolta fino a che Tim Cook non deciderà con i suoi soci come affrontare la questione “Donald Trump” e la possibilità di un condono speciale per quelle aziende che decideranno di riportare i propri guadagni nei confini statunitensi invece di tenerli all’estero come accade attualmente e come, secondo il Wall Street Journal anche la Apple attualmente fa. Va detto anche che tra le probabili acquisizioni alle quali Apple sarebbe interessata vi sarebbero la Time Warner, la Disney e la Tesla stessa, decisamente a “buon mercato” con i suoi 52 miliardi di dollari, rispetto al tesoretto accumulato.
Intanto il titolo continua a volare in Borsa e secondo Bloomberg c’è da aspettarsi, dai dati del trimestre di Apple un utile per azione di 2,023 dollari e un fatturato di oltre 53 miliardi.