Quella di Cassa Depositi e Prestiti non è più l’unica offerta ricevuta da Atlantia per il controllo di Autostrade: si è fatta infatti avanti per Aspi anche Acs, società di Florentino Perez, la quale ha presentato una manifestazione di interesse da non sottovalutare.
Nuova offerta per Autostrade
Un’offerta che forse riapre i giochi per l’ennesima volta per ciò che concerne il futuro di una delle aziende simbolo d’Italia. Il cda di Atlantia avrà il suo bel da fare per stabilire cosa fare: è fuori da ogni dubbio che sia attualmente in esame una prima valutazione della proposta di Cassa Depositi e Prestiti in cordata con i fondi Blackstone e Macquarie per Aspi, ma allo stesso tempo non si può escludere che venga eseguita anche una prima analisi dell’offerta presentata, secondo indiscrezioni, dall’Acs di Florentino Pérez.
Acs è un gruppo spagnolo specializzato in costruzioni e ha messo sul piatto della bilancia una proposta che non può essere ignorata data la sua entità: si parla di ben 10 miliardi di euro per l’acquisto di Autostrade. A fornire questi dettagli è Financial Times, il quale cita una lettera di cui la redazione sarebbe venuta a conoscenza. Da quel che è stato possibile ricostruire, Acs conta con questa acquisizione, di poter aggiungere Aspi alla sua già ampia rete mondiale di strade a pedaggio.
Se Atlantia dovesse optare per Acs, le autostrade italiane entrerebbero in mano ad una società con forte esperienza nel settore, potenzialmente capace di migliorarne le sorti: tra l’altro, l’azienda spagnola avrebbe fatto già sapere di essere disponibile ad accogliere altri investitori tra cui proprio Cassa Depositi e Prestiti.
Aspi asset interessante per Acs
Nella missiva inviata da Florentino Perez ai vertici di Atlantia, viene evidenziato immediatamente come le passate relazioni tra i due gruppi, leggasi acquisizione Abertis conclusa con successo, portino a vedere Aspi come un “asset molto interessante perfettamente coerente con le proprie strategie di lungo termine“. E per ciò che riguarda l’offerta presentata? Nella lettera è stato sottolineato come la valutazione di 9-10 miliardi per l’acquisto di Aspi nasca da “informazioni pubbliche” e da “alcune valutazioni iniziali di alto livello svolte preliminarmente da Acs“.
La proposta finale per l’operazione di acquisto dipenderà, sottolinea la società, dall’approvazione del nuovo Pef e dal via libera alla transazione da parte delle Autorità competenti. Jonathan Amouyal, partner del fondo Tci, azionista di Atlantia, commenta così la proposta:
Come grande azionista di Atlantia, accogliamo con favore l’offerta di Acs. L’offerta è largamente superiore a quella presentata da Cdp e dai suoi partners. Il governo italiano dovrebbe consentire la vendita di Aspi all’offerente più alto senza alcuna interferenza politica, Ci aspettiamo che il board di Atlantia agisca nel migliore interesse di tutti gli azionisti e si impegni subito con indipendenza e professionalità per esaminare l’offerta di Acs.
I giochi sono, data la suddetta reazione, sicuramente riaperti.