Azioni europee che guadagnano con l’euro debole

 Un euro debole può diventare un vantaggio per le aziende che operano in gran parte sui mercati internazionali. Al momento la moneta unica è ancora tonica nei confronti delle principali valute, complice la politica monetaria meno espansiva della Bce rispetto ad altre banche centrali (in particolare Fed e BoJ). Tuttavia, se Draghi dovesse continuare a tagliare i tassi o se dovesse riemergere il problema del debito pubblico, l’euro potrebbe indebolirsi molto e favorire alcune aziende del Vecchio Continente. Morgan Stanley ha elencato 10 blue chip meglio impostate per sfruttare un euro debole.

Secondo la banca d’affari americana, l’eventuale debolezza della moneta unica può apportare benefici sia in termini di competitività in ambito commerciale sia dal lato dei profitti. Morgan Stanley mette al primo possto di questa speciale classifica la tedesca Heidelberg Cement, terzo produttore mondiale di cemento. Il gruppo realizza l’83,5% del suo giro d’affari in valute diverse dall’euro. Morgan Stanley consiglia di sovrappesare le azioni in portafoglio (“overweight”), anche se negli ultimi 12 mesi il total return garantito è stato superiore al 74%.

RISCHIO BOLLE FINANZIARIE SUI MERCATI

Al secondo posto c’è il colosso aerospaziale e della difesa olandese Eads, che realizza all’estero l’81% del fatturato. Al terzo posto, invece, c’è l’irlandese Kerry Group, che opera nel settore alimentare. Il fatturato è per l’80% conseguito in valute non-euro. Su Eads e Kerry la banca americana consiglia di sovrappesare leazioni in portfolio. Al quarto posto c’è l’olandese Unilever, che realizza il 79% del giro d’affari all’estero. Segue il gruppo aerospaziale tedesco MTU, che in valute diverse dall’euro registra l’80% circa dei ricavi.

RISCHIO BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO

Ecco poi la prima italiana in classifica: Luxottica Group. La società di occhialeria di lusso fattura l’86% in monete diverse dall’euro. Tuttavia, consideranddo che il titolo quota sui massimi storici e che viene da un rally superiore al 60% negli ultimi dodici mesi, Morgan Stanley consiglia di sottopesare le azioni in portafoglio (“underweight”). Il rapporto prezzo/utili 2013 è stimato a 27. Completano la classifica tutte aziende francesi: Safran (aerospazio/difesa), Essilor International (healthcare), Sodexo (services) e Sanofi (healthcare).