Gli investitori navigati, usano dire “compra in borsa, che prima o poi tutto sale”. Insomma, qualsiasi prezzo è buono per comprare, tanto alla fine tutte le azioni saliranno di valore. Esistono i famosi PAC, che accumulano e accumulano (o se vogliamo usare un altro termine: mediano, e mediano i prezzi), perché tanto prima o poi sale. Ma quanto è vero questo?
Andate a chiedere a chi ha comprato Tiscali nel 2000, o nel 2001, oppure ancora nel 2002 e così via, se tutto prima o poi sale. L’immagine parla chiaro: in qualsiasi anno un investitore ha acquistato delle azioni Tiscali, ora si ritrova con praticamente niente in portafoglio. Da un massimo di 109,1677 siamo ora a 0,6855: niente male come performance!
Ma non è finita qui: pensiamo a Fiat, che ora volteggia intorno ai 5 euro, dai massimi del 1998 a 42,4532 euro. Ottima anche l’azienda torinese, che dopo dieci anni non fornisce prezzi decenti per chiudere posizioni.
Magari è vero, prima o poi tutto sale (se non fa “crack” prima)…ma quando? Un investitore vorrebbe beneficiare dei suoi soldi e chiudere le posizioni magari per sfruttare altre occasioni, non lasciarli in eredità ai nipoti.
L’unica verità innegabile, è che certezze non se ne hanno in Borsa. Mai.