Banca Carige mette in campo tutta se stessa per salvare il proprio bilancio e la propria esistenza: è per questo che come anticipato dal quotidiano Il Secolo XIX si è rivolta ad Ubs per verificare quali siano le possibilità di aggregamento da sfruttare per rispondere alle richieste dell’Europa.
Ubs sarà quindi il financial advisor che per conto di Banca Carige dovrà esplorare “la possibilità di alleanze strategiche”, così come recita il comunicato reso pubblico dall’istituto ligure a margine del consiglio d’Amministrazione. Nella stessa occasione è stata anche approvata la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati e più nello specifico di “posizioni Unlikely To Pay di circa 366 milioni” a Bain Capital. Il consiglio di amministrazione si è anche occupato di discutere del subordinato che servirà a colmare il deficit patrimoniale ed ha stabilito che le delibere verranno assunte “entro la data di approvazione dei risultato al 30 settembre, prevista per il 12 novembre 2018“. Rimane invece confermata la data del 30 novembre per la predisposizione del Capital Conservation Plan.
Questo atteggiamento di Banca Carige e le decisioni prese hanno ripagato anche in Borsa: il titolo a Piazza Affari ha fatto registrare infatti questa mattina un rialzo del 4%. E’ di vitale importanza che in un contesto economico come quello attuale l’istituto genovese si stia dando da fare per sistemare la propria posizione al top delle sue possibilità: giusto in questi giorni il governatore della BCE Mario Draghi ha puntato i riflettori sullo stato di salute delle banche italiane per ciò che concerne la loro liquidità e per quello che riguarda il loro “rapporto” con i titoli di Stato italiani.