Nella giornata di ieri, il Tesoro ha ricevuto ordini per un miliardo di euro di Btp Italia, in quello che era il secondo giorno di raccolta.
Dopo una partenza leggera, la racconta avanzata dal retail tocca quota 4,036 miliardi di euro. Oggi è l’ultimo giorno di retail da parte dei piccoli risparmiatori, dal momento che non è stata chiesta la chiusura anticipata. Giovedì, invece, toccherà agli investitori istituzionali.
Per quanto riguarda l’andamento del collocamento questo è il commento di Maria Cannata, responsabile del debito pubblico:
Il tasso minimo reale garantito dell’1,15% fissato per la settima emissione attualmente in corso potrebbe essere rivisto al rialzo al termine del collocamento, considerata la volatilità del mercato registrata negli ultimi giorni. Rimane la soddisfazione per il trend. Superare i 4 miliardi di raccolta retail in due giorni è un risultato senz’altro soddisfacente. Il Btp Italia si conferma un prodotto che piace ai risparmiatori individuali che cercano una semplice tutela del proprio risparmio.
Durante il primo giorno di sottoscrizioni la richiesta è stata di pochissimo inferiore a 3 miliardi (2,955 miliardi). Nel mirino del Tesoro, con l’attesa del mercato, c’è l’arrivo a quota 100 miliardi nel corso delle sette emissioni complessive di questo titolo agganciato all’inflazione italiana. Per centrare la soglia psicologica in questa tornata dovrebbero essere raccolti 13 miliardi ma il grosso, ovviamente, arriverà dagli investitori, se crederanno nell’emissione.
Al termine delle prime due giornate si sono dunque confermate le indicazioni in circolo sin dalle prime luci: risposta forte dei risparmiatori individuali, ma senza particolari scintille. E la motivazione è chiara: la cedola lorda minima, dell’1,15%, non è certo particolarmente generosa. Peraltro, in linea con quanto è avvenuto nelle altre emissioni, dove rispetto ai prezzi di mercato il Tesoro non ha mai abbondato, in sede di cedole minime reali.