E’ in arrivo il salvataggio statale per Carige? Sembra proprio di sì, se ci si sofferma a valutare quelle che sono le indiscrezioni e le dichiarazioni dell’ultima ora. La vera domanda che sarebbe necessario porsi è: si tratta di una soluzione fattibile?
Quel che si sa al momento è che il caso Banca Carige è stato discusso ieri sera al Consiglio dei Ministri il tempo necessario per firmare il decreto legge il “Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio” per poter dare il via libera ad alcuni strumenti di sostegno pubblico utili all’istituto genovese.
Per comprendere come si è arrivati a ciò è necessario ricostruire, almeno parzialmente, la giornate dei commissari di Carige Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener. I tre ieri mattina hanno infatti avuto modo di incontrare il ministro dell’Economia Giovanni Tria insieme al direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera, attuale presidente della Sga che come ben si sa è la società controllata al 100% dal ministero candidata a farsi carico di 2,8 miliardi di crediti deteriorati della banca.
Nel pomeriggio vi è stato poi l’incontro con Salvatore Maccarone, presidente del Fondo Interbancario e dello Schema Volontario. La sera, invece, la notiza del decreto legge firmato. Ha spiegato il premier Giuseppe Conte attraverso una nota:
Il governo, nel Consiglio dei ministri, ha approvato un decreto legge che interviene a offrire le più ampie garanzie di tutela dei diritti e degli interessi dei risparmiatori della Banca Carige in modo da consentire all’amministrazione straordinaria di recente insediata di perseguire in piena sicurezza il processo di consolidamento patrimoniale e di rilancio delle attività dell’impresa bancaria. In considerazione degli esiti del recente esercizio di stress cui la banca è stata sottoposta viene prevista la possibilità per Carige di accedere, attraverso una richiesta specifica, a una ricapitalizzazione pubblica a scopo precauzionale, volta a preservare il rispetto di tutti gli indici di patrimonializzazione anche in scenari ipotetici di particolare severità e altamente improbabili (cosiddetti scenari avversi dello stress test).
Insomma, una aumento di capitale a spese dei cittadini che viene considerato come improbabile, seppure reso possibile. E che secondo alcuni è un messaggio per la BCE relativamente al fatto che la banca non verrà abbandonata a se stessa.