Da inizio anno l’investimento in borsa che ha pagato di più è stato quello sull’azionario di qualità (Stati Uniti, Germania, Regno Unito) e sui settori più difensivi, escluso quello delle utility. In un contesto di bassa crescita economica, Wall Street e Francoforte hanno toccato i massimi storici e solo sul finire di maggio hanno iniziato una correzione. Il comparto dei beni di largo consumo, farmaceutico e delle telecom hanno fatto nettamente meglio rispetto a settori maggiormente legati al ciclo economico. A Piazza Affari si sono distinti i titoli industriali.
Infatti, il best performer da inizio anno alla borsa di Milano è Fiat, con un guadagno superiore al 60%, anche se favorito dall’appeal speculativo derivante dalla ormai imminente fusione con la controllata americana Chysler. Ha fatto molto bene anche Impregilo, che ha realizzato una performance superiore al 30% dopo che Salini ha sbaragliato Gavio nella dispunta per il controllo del general contractor. Si sono distinti anche Prysmian (+11%), Recordati (+16%) e alcuni titoli bancari (Unicredit +16%).
► RISCHIO BOLLE FINANZIARIE SUI MERCATI
Secondo Lorenzo Alfieri, country manager per Jp Morgan Asset Management, è arrivato il momento di puntare sui titoli ciclici in vista di una leggera ripresa dell’economia attesa per la fine dell’anno. A livello europeo il guru della banca americana ritiene che si può iniziare a puntare su questi settori finora meno performanti e più volatili, come le banche, gli assicurativi, le auto, la tecnologia, gli industriali, i consumi discrezionali e addirittura gli ipervenduti titoli del settore dei materiali di base. Alfieri guarda con interesse alle azioni con dividendi elevati e stabili nel tempo, in particolare alcuni finanziari.
► CORRELAZIONE TRA BORSE E MATERIE PRIME TERMINATA NEL 2013
In generale, anche se la crescita economica dovesse restare anemica o addirittura negativa, come avviene al momento in Europa, investire in borsa con buoni risultati dovrebbe essere ancora possibile nei prossimi mesi. Alfieri ricorda che non ci sono molte alternative all’investimento azionario, in un contesto di mercato caratterizzato da tassi reali negativi per obbligazioni governative e societarie. Punta forte sull’azionario, soprattutto europeo, anche Monica Defend, strategist di Pioneer Investments (gruppo Unicredit), che consiglia di sovrappesare le azioni in portafoglio nella seconda parte dell’anno.