Ben 229mila euro: è questo l’importo complessivo a cui ammontano le sanzioni pecuniarie che sono state comminate dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa) al gruppo Burani. Qual è il motivo per una multa così salata? La commissione ha appurato che la società operante nel mondo della moda non ha provveduto a comunicare al mercato alcune operazioni importanti per quel che concerne strumenti derivati e titoli azionari che fanno capo a Mariella Burani Fashion Group. Si tratta, nello specifico, di attività finanziarie che sono state poste in essere in un arco di tempo ben preciso, vale a dire quello compreso tra il 2007 e il 2009. Cerchiamo di approfondire meglio i fatti per comprendere meglio come si è arrivati alla sanzione a cui si sta facendo riferimento.
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Nel dettaglio, uno dei pagamenti più consistenti è stato richiesto a Burani Designer Holding, compagnia olandese che è attualmente in fase di liquidazione e che fa riferimento a Diego Moscato in qualità di curatore fallimentare. La multa in questione è stata pari a 49mila euro, più precisamente sette sanzioni di uguale importo, settemila euro a testa: l’assenza di qualsiasi comunicazione in merito alle opzioni put e call, con due date ben precise, vale a dire l’11 gennaio del 2008 e il 29 aprile del 2009.
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Lo stesso discorso vale anche per Mariella Burani Family Holding, anch’essa in liquidazione (il curatore fallimentare è Claudio Ferrario), la quale deve far fronte a una sanzione di trentamila euro totali, a causa di alcune omissioni finanziarie del 2008. Infine, la Consob si è scagliata con la stessa holding appena menzionata in amministrazione straordinaria: la multa è stata pesante, 150mila euro per la precisione, con delle operazioni sui titoli propri relative al periodo 2007-2009 che non sono state comunicate nella maniera opportuna e che non potevano certo passare inosservate.