La Corte Suprema ha deciso di non ostacolare Fiat-Chrysler, respingendo stanotte la richiesta dei fondi pensione dell’Indiana di sospendere e rinviare la vendita della casa automobilistica di Detroit. La Corte ha scritto in un ordinanza di due pagine, che i fondi dell’Indiana non siano riusciti a dimostrare la necessità di un intervento della massima autorità giudiziaria. Non ci sono quindi gli estremi giuridici per giustificare la sospensione dell’accordo Fiat- Chrysler. I fondi dell’Indiana, determinati a ostacolare la vendita degli asset buoni di Chrysler alla nuova società controllata per il 20% da Fiat devono fare retromarcia, e potrà finalmente concretizzarsi il piano di salvataggio Chrysler dell’amministrazione Obama che ieri ha espresso compiacimento per la decisione dei giudici.
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