Dopo lo scoppio della crisi finanziaria del 2008, le banche centrali di tutto il mondo hanno messo in campo misure non convenzionali di politica monetaria per stimolare le economie nazionali. La misura più importante e significativa è quella che prende il nome di quantitative easing, ovvero allentamento monetario. Si tratta di un meccanismo di immissione di liquidità nel sistema economico-finanziario, attraverso l’acquisto da parte delle banche centrali di azioni, titoli di stato e altre securities detenuti da banche, assicurazioni e altri investitori privati con effetti positivi sul bilancio di questi ultimi.
In questo modo avviene la creazione di nuova moneta, non necessariamente ricorrendo al torchio tipografico, che porta a un aumento della massa monetaria di base. La misura convenzionale, invece, è quella che vede l’immissione di liquidità attraverso la compravendita di titoli di stato sul mercato primario con apposite aste. I programmi di quantitative easing vengono lanciati soprattutto quando i tassi di interesse sono pari o prossimi allo zero.
Ciò vuol dire che le banche centrali hanno margini quasi nulli per intervenire sul fronte del costo del denaro, per cui ricorrono a queste politiche di natura straordinaria. Lo scopo dei piani di stimolo monetario è il rilancio dell’economia, grazie alla circolazione di maggiore liquidità nel sistema e alla riduzione del costo dei prestiti alle imprese e alle società finanziarie. La Federal Reserve ha lanciato il suo primo piano di quantitative easing nel 2009, attraverso una manovra da 300 miliardi di dollari l’anno con acquisti di titoli di stato a lungo termine, commercial papers e asset-backed securities. Il piano è stato potenziato nei tre anni successivi fino a toccare gli 85 miliardi di dollari al mese.
► CHE COS’E’ LA GUERRA DELLE VALUTE?
Altre banche centrali hanno seguito l’esempio della Fed. La Bank of England ha attualmente un piano di QE da 385 miliardi di sterline, mentre la BCE si è limitata semplicemente a operazioni di rifinanziamento a lungo termine note come LTRO (lanciate tra fine 2011 e inizio 2012). A inizio aprile 2013 la Bank of Japan ha lanciato un piano di QE senza precedenti, nell’ambito dell’ambizioso programma di politica economica noto come Abenomics, allo scopo di combattere la deflazione: il piano della BoJ consiste nel raddoppiare la base monetaria e di comprare titoli di stato su tutte le scadenze.