Per la prima volta nella sua storia la Disney ha una presidente donna: si tratta di un fatto rilevante per quel che concerne l’ambito finanziario internazionale, soprattutto tenendo conto che mai fino a ora, nonostante cariche d’importanza sensibile, nessuna donna era arrivata a capo di una multinazionale di simili dimensioni.
Manager perfetta per l’incarico di presidente
Susan Arnold ricoprirà il posto lasciato vacante da Bob Iger, che ricopriva questa carica dal 2000 e che dal 2005 al 2020 è stato anche amministratore delegato del gruppo Disney: la manager ovviamente non è nuova né alla finanza di alto livello né alla Disney dato che negli ultimi 14 anni è stata membro nel consiglio di amministrazione. Il nuovo presidente della Disney assumerà la propria carica il prossimo 31 dicembre, in modo tale rendere possibile un comodo passaggio di testimone.
Il curriculum della Arnold, 67 anni, è di quelli che non fanno dubitare della sua capacità di gestire una società come la Disney: non solo la manager è stata inserita dalla rivista Fortune nella lista delle 50 donne più potenti nel mondo degli affari nel 2002, ma nel 2004 e nel 2005 ha fatto parte della lista del Wall Street Journal delle donne manager da osservare e più volte è entrata nella lista di quelle più potenti stilata da Forbes. In passato ha fatto anche parte dei consigli di amministrazione di Nbty e McDonald’s e sono note le sue performance all’interno del Carlyle Group e della Procter&Gamble. Ha detto di lei Bob Iger annunciando le sue dimissioni:
Susan è una dirigente incredibilmente stimata, di esperienza, dotata di integrità. Lei è la scelta perfetta per assumere il ruolo di presidente del cda e sono fiducioso che la società potrà continuare sulla strada del successo sotto la sua guida e leadership. È stato un vero onore lavorare con Susan e insieme ai nostri talentuosi registi. Le sono incredibilmente grato per il supporto e i saggi consigli che mi ha fornito durante il mio mandato.
Obiettivo è crescere ancora di più con il gruppo
Dal canto suo Susan Arnold, accettando la carica, ha sottolineato attraverso un comunicato che farà ovviamente gli interessi degli azionisti della Disney lavorando di concerto con l’amministratore delegato Bob Chapek per far sì che il gruppo possa continuare a rappresentare un punto fermo nel suo mercato di riferimento per “costruire sull’eredità di un secolo di eccellenze creative d’innovazione della compagnia“.
È impossibile non ricordare come con Bob Iger la Disney abbia messo a segno dei risultati grandiosi, anche grazie all’acquisto di Pixar nel 2006, di Marvel nel 2009, di Lucasfilm nel 2012 e della 21st Century Fox nel 2019.