Non appena si è sparsa la notizia che il colosso bancario Lehman Brothers aveva dichiarato bancarotta è stato quasi inevitabile pensare all’esposizione che le nostre banche ed assicurazioni potevano avevre con la quarta banca d’affari statunitense. Ecco perchè il mercato ha immediatamente e pesantemente colpito tutto il comparto con vendite a pioggia sopratutto su Unicredit, Pmi, Intesa, Unipol e Fondiaria Sai. Cerchiamo allora di capire quale è una prima e chiaramente ancora superficiale analisi di quella che potrebbe essere la situazione dei nostri principali istituti nei confronti del colosso Usa. Cominciando dal comparto assicurativo ad oggi risulterebbe che Unipol, con i suoi 250 milioni di euro di esposizione in obbligazioni e 120 in polizze index limited , sarebbe l’istituto maggiormente esposto, e non a caso è stato fra i più penalizzati in Borsa. Mediolanum avrebbe una esposizone di oltre 230 milioni in polizze index e di circa 40 milioni in obbligazioni.
Generali e Fondiaria, per ora, hanno dichiarato solo l’esposizione in materia di obbligazioni, che ammonterebbero a 110 milioni per il leone di Trieste e a 38 milioni di euro per Fondiaria. Per quanto riguarda invece le Banche, il discorso si compica un pochino, perchè malgrado tutti, compresa la Banca d’Italia, si siano immediatamente affrettati a sostenere che l’esposizione verso Lehman è molto limitata, qualche dubbio, sopratutto nei confronti di qualche istituto di credito nostrano, continua a serpeggiare fra gli addetti ai lavori. L’esposizione di Ubi Banca, per esempio, una delle prime a comunicarlo al mercato, nei confronti del gruppo Lehman Brothers è data da bond per 11,3 milioni di euro e in una nota l’istituto aggiunge che vi è una esposizione netta negativa in derivati per 7 milioni di euro a fianco della quale esiste un deposito a garanzia per circa 7,6 milioni di euro a favore di Lehman. Non risulta inoltre nessun deposito bancario, nè alcuna obbligazione strutturata, nè alcuna polizza index linked collocate a clientela. Per Intesa san Paolo invece, per ora, si parla di soli 220 milioni di euro tra crediti e obbligazioni, 60 milioni o poco più l’esposizione di Banco Popolare. 10 milioni appena quella di Banca Popolare di Milano, restano perciò avvolti ancora nel più cupo mistero i motivi del tracollo del titolo del 7% all’indomani della notizia. 50 milioni infine dovrebbe essere l’esposizione di Mps. Ancora nulla è trapelato dall’istituto di Piazza Cordusio, se non un laconico commento del suo ad Profumo su rischi molto limitati. Il Tesoro italiano poi è esposto per “circa un miliardo di euro” sui derivati sottoscritti con Lehman Brothers. E secondo alcune indiscrezioni anche Cometa, il fondo pensione dei metalmeccanici(500.000 iscritti) sarebbe coinvolto nel crac Lehman.
1 commento su “E’ davvero cosi limitata l’esposizione verso Lehman di banche ed assicurazioni italiane?”