Eni decide di lanciare un bond a tasso fisso: proprio questa mattina ha avviato il collocamento di un senior unsecured a tasso fisso in euro con scadenza al 14 marzo 2025. Una mossa che non deve stupire perché programmata da tempo.
Il pricing dell’azione è atteso in giornata ma è già possibile discutere dell’importo atteso dell’emissione, pari a 500 milioni di euro accompagnato da una prima indicazione di rendimento in area 70 punti base sopra il tasso midswap. Come già indicato in precedenza non si tratta affatto di una sorpresa: questa emissione è parte integrante del programma Emtn già stabilito e serve, come hanno spiegato dall’Eni, a “mantenere una struttura finanziaria equilibrata in relazione al rapporto tra indebitamento a breve e a medio-lungo termine e alla vita media del debito” del grande colosso petrolifero italiano.
Qualche altro dettaglio tecnico: le banche incaricate di gestire l’operazione in questo caso sono Banca Imi, Credit Agricole Cib, Deutsche Bank , JP Morgan e Unicredit Bank. Attualmente Eni ha rating Baa1 per Moody’s e BBB+ per Standard & Poor’s, entrambi con un outlook stabile. Per ciò che concerne l’impatto della notizia presso la Borsa di Milano al momento a Piazza Affari il titolo scende dello 0,59% a quota 13,47 euro con i prezzi del petrolio non in linea tra loro. Basta dare un’occhiata all’andamento del valore di queste materie prime per rendersi conto che il Wti cala dello 0,22% a 48,98 dollari al barile mentre contemporaneamente il Brent sale dello 0,18% a 54,59 dollari al barile. E questo tenendo conto dell’impatto dell’uragano Harvey ed in attesa di quello che avrà l’uragano Irma negli Stati Uniti.