FCA e Renault: il Governo francese ci ripensa ed è pronto a mettere in campo strategie differenti? Quel che è certo è che il ministro dei trasporti Elisabeth Borne sembra auspicare un recupero della trattativa, visto che ha sottolineato di recente come i colloqui tra le due parti non si siano conclusi.
Lo ha confermato nel corso di un’intervista a BFM TV, aprendo la possibilità ad una conclusione ben diversa da quella raggiunta nei giorni scorsi e notoriamente scaturita per via di un problema di rispetto di condizioni specifiche poste dal governo francese che di Renault possiede il 15% del capitale. Insomma, piani per fondere insieme FCA e Renault potrebbero essere resi pubblici presto. In fin dei conti quel che si richiede maggiormente oltralpe è il mantenimento dell’occupazione industriale e l’alleanza con Nissan: niente di così eclatante alla fine se da entrambe le parti si riesce a superare l’impasse politica.
Riuscire ad unire Renault e FCA porterebbe alla creazione della terza più grande casa automobilistica del mondo con 5 miliardi di euro di sinergie annuali e va sottolineato che entrambe le parti sarebbero intenzionate a concludere se ci fossero le condizioni perfette. Nissan dal canto suo, secondo indiscrezioni stampa, darebbe via libera alla fusione senza problemi, a patto che la società francese riducesse la propria partecipazione del 43,4% al suo interno.
Il ministro delle Finanze Le Maire sarebbe propenso ad accettare una simile richiesta e non solo per “guadagnare” attraverso lo sposalizio FCA – Renault, ma anche per sanare quelli che sono i rapporti economici di Tokyo e Parigi. Toccherà ora al cda di Renault decidere in tal senso dopo aver valutato tutto ciò che è necessario. Per ora ovviamente si parla solo di rumors e molti si lamentano di questa mancanza di certezze.
Gli analisti per il momento sono scettici, ma più che aperti ad accogliere una eventuale ripresa delle trattative.