Gazprom, colosso del gas , ha dichiarato l’intenzione di entrate a far parte di Tnk-Bp, terzo gruppo petrolifero russo. Condizione all’eventuale acquisto delle azioni, la fine dei conflitti interni a Tnk-Bp. Lo dichiara alla stampa Alexander Medvedev, numero due di Gazprom, che si augura la rapida risoluzione degli scontri.
La società Tnk-Bp è anglo-russa ed è costituita pariteticamente dalla britannica Bp da una parte e da tre miliardi russi dall’altra. Attualmente gli azionisti britannici e quelli russi sono in cerca di un’intesa, soprattutto per quel che riguarda l’espansione della società all’estero. I russi, in particolare il gruppo Alfa di Mikhail Fridman, vogliono allargare il proprio business su scala mondiale, mentre i britannici intendono muoversi con maggiore prudenza.
Conflitti interni si verificano anche in merito ai vertici del gruppo. Gli azionisti russi chiedono le dimissioni del presidente esecutivo Robert Dudley accusato di non essere imparziale a vantaggio della Bp. Lo Stato non intende intervenire per frenare le dispute tra gli azionisti, ma per quanto concerne l’entrata di Gazprom in Tnk-Bp, l’esecutivo guidato da Putin fa sapere che preferirebbe che la società non acquistasse la quota degli azionisti russi, pari al 50 per cento.
Intanto Aleksei Miller, numero uno di Gazprom, nell’ambito di una conferenza stampa ha parlato del suo gruppo dichiarando:
Oggi è la terza più grande società al mondo, con una capitalizzazione di mercato di più di 360 miliardi di dollari e un totale giacimenti di idrocarburi, stimato a circa 30 trilioni di metri cubi. La capitalizzazione -continua Miller– è aumentata di 46 volte dal 2000 e l’aumento di produzione di gas in Russia negli ultimi sei anni è stata la più alta del mondo. Gazprom da compagnia russa con filiali all’estero sta diventando una società globale con radici russe.
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