La Hyundai è pronta a scalare l’FCA: sono queste le voci che si stanno rincorrendo nel settore, soprattutto dopo che i media asiatici ci hanno messo lo zampino, parlandone apertamente come se fosse qualcosa che potrebbe accadere da un momento all’altro.
Essi infatti sostengono che sia “imminente la scalata al gruppo” e che l’offerta potrebbe essere lanciata in un periodo compreso tra questʼestate e lʼassemblea di maggio 2019, quella nella quale l’attuale Ceo Sergio Marchionne lascerà il suo incarico. Insomma, questa scalata a FCA potrebbe partire da parte dei coreani della Hyundai già a fine estate. Le “chiacchiere” attorno al possibile avvenimento hanno lanciato in un vero e proprio rally il titolo del gruppo a Piazza Affari.
Perché questi rumors hanno così tanto effetto? Bisogna partire dalla testata che li ha pubblicati: è l’Asia Times e generalmente viene considerata attendibile. Il giornale sostiene che il Ceo di Hyundai, Chung Mongako, sarebbe semplicemente in attesa di un un previsto calo delle azioni del gruppo automobilistico italo-americano prima di lanciare un’offerta di acquisto.
Il fattore chiave messo in evidenza da Asia Times è la presenza nell’azionariato Hyundai di Paul Singer, numero uno del fondo speculativo Elliott, già protagonista nel nostro paese del cambio di vertice in Tim. E se tanto da tanto, questa scalata vi potrebbe essere davvero. Detto questo osservare l’andamento del gruppo sarà basilare: esso infatti potrebbe risentire ed in modo abbastanza sensibile dell’applicazione dei dazi minacciati da Donald Trump la scorsa settimana. Esso è infatti intenzionato ad aggiungere un dazio del 20% su tutte le auto UE importate negli Stati Uniti.