Inizio settimana negativo per le Borse asiatiche, India ha perso il 29% da inizio anno

Non inizia bene la settimana per le borse asiatiche: Seul ha terminato in calo dello 0,89% a 1.715,59 punti, mentre Taiwan ha perso lo 0,33% a 7.876,49 punti. In prevalenza negative le altre piazze asiatiche, ma tiene Hong Kong +0,09%. Deboli Singapore -0,93%%, Kuala Lampur -1,09%, Jakarta -0,35%, Bangkok -1,24% e Shangai -1,26%.

Giornata nera per la borsa di Tokyo, che ha chiuso le contrattazioni in ribasso. A pesare sono stati soprattutto i titoli del grandi esportatori ed i finanziari. L’indice Nikkei ha perso così lo 0,61% a 13.857,47 punti, mentre il Topix ha lasciato sul terreno lo 0,65% a 1.347,93 punti.


Le Borse in India erano state predilette dagli investitori per le loro performance brillanti fino alla fine del 2007, oggi sono tra le maglie nere mondiali. Sia le Borse di Shanghai e Shenzhen, sia quella di Mumbai erano giunte a livelli palesemente eccessivi nel 2007; l’indice azionario indiano ha perso il 29% dall’inizio di quest’anno a causa di rupia debole, deficit esterno, inflazione. La situazione indiana appare particolarmente critica perché le difficoltà non riguardano solo il mercato azionario ma si estendono all’economia reale, alla stabilità monetaria, alla fiducia degli investitori esteri.

Le Borse asiatiche hanno quindi iniziato la settimana in ribasso, sulla scia del pessimo venerdì di Wall Street, ma anche in segno di delusione per i risultati del vertice di Gedda. Il grande summit sul petrolio, che ha riunito paesi produttori e consumatori (incluse le potenze asiatiche come Cina e India) non ha avuto un riscontro positivo sulle aspettative degli investitori.

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