Intel, trattative di vendita in atto?

Intel protagonista di voci interessanti. C’è una vendita in atto? E quel che si evince dalle informazioni sempre più imponenti che rimbalzano nel settore. Le stesse che hanno portato a una vera e propria corsa in Borsa del suo titolo.

Qualcosa si sta muovendo per Intel

Entrando più nello specifico si parla di trattative di Intel con TSMC e Broadcom, le quali sarebbero interessati ad acquisire alcuni rami di azienda. A prescindere dal fatto che queste voci possano essere confermate in qualche modo, va detto che le azioni del colosso di Santa Clara nella giornata di ieri hanno guadagnato fino al 10%, superando un valore di 26 dollari.

Non ci troviamo davanti, ancora, a una crescita abbastanza imponente da cambiarne le sue condizioni, dato che nell’ultimo anno il titolo Intel è praticamente crollato perdendo circa il 50%. Ciò nonostante è impossibile negare che, dall’inizio dell’anno corrente, questa tendenza si sia ribaltata e il titolo si stia muovendo verso numeri positivi. Guadagnando fino a ora circa il 30%.

Questa nuova tendenza al rialzo sarebbe sostenuta proprio da ciò che anche altri rapporti condotti hanno mostrato, ovvero l’interesse da parte di Broadcom. Questa società, anch’essa specializzata nei chip, sarebbe interessata all’acquisto della divisione di progettazione e marketing di Intel. Si sussurra invece, a gran voce in realtà, che TSMC potrebbe avere interesse a far suoi gli impianti di semiconduttori.

Attenzione alle stelle nonostante i pettegolezzi

È importante sottolineare che in molti, Intel per prima, si stiano muovendo con molta attenzione. Soprattutto perché queste trattative sarebbero ancora in una fase preliminare e non sarebbe stato raggiunto nessun accordo di tipo definitivo. Come sempre però accade in questo settore basta il solo pettegolezzo e l’ipotesi di operazioni per stimolare la crescita o il calo di un titolo azionario.

Nel caso di Intel si tratta della prima ipotesi e dobbiamo sottolineare che l’interesse di Broadcom per la divisione di progettazione dei chip consentirebbe a questa di entrare in modo importante anche nel settore dei semiconduttori. Proprio utilizzando la competenza dell’azienda di Santa Clara nel progettare CPUx86.

È ancora troppo presto per parlare in modo più definito di questa evenienza però, soprattutto perché vi sono degli ostacoli di tipo regolamentare, tra i quali probabili criticità di tipo Antitrust.

Prendendo in analisi invece l’ipotesi TSMC, vi sarebbero dei dubbi di tipo finanziario e politico soprattutto in questo momento, visto che la società è taiwanese. E non bisogna nemmeno dimenticare potenziali sfide di tipo logistico. Non essendo arrivata nessuna tipologia di conferma da parte di tutte le aziende coinvolte, quindi, non ci resta che aspettare.