Oro e argento, quali sono le reali prospettive per un investimento in questi tempi? L’apprezzamento del biondo metallo è stato sotto gli occhi di tutti, una performance che ha fatto pensare all’oro come il bene rifugio per eccellenza: i prezzi sfiorati in questo caso sono stati pari a 1.900 dollari l’oncia, ma cerchiamo di capire come bisogna comportarsi. Ora la quotazione si è leggermente abbassata e bisogna anche tenere conto che l’oro e l’argento sono entrambi metalli preziosi, ma hanno andamenti differenti soprattutto per quel che concerne la tempistica. Il rapporto tra i due, in particolare, è di poco superiore a 40, quindi la strategia dell’investitore sarebbe maggiormente “bullish” nel caso in cui si prendesse come riferimento l’argento rispetto all’oro.
Tra l’altro, un ulteriore sviluppo interessante proviene dal Venezuela, visto che il presidente Hugo Chavez ha annunciato di recente di voler nazionalizzare le rimanenti miniere che non sono di proprietà statale: questo evento può influire sull’industria in questione, con una probabile riduzione della produzione e un’influenza negativa su altri paesi limitrofi, come la Bolivia e il Perù. Il rally aureo può far immaginare il raggiungimento dei duemila dollari l’oncia entro la fine di quest’anno: si tratta di una ipotesi realistica? Secondo molti analisti, questo scenario è possibile, anche se non si teme un movimento parabolico. Tra l’altro, l’argento è cresciuto notevolmente nel secondo semestre del 2010 e la speranza di molti è che l’oro non segua lo stesso esempio.
Quando si investe nei metalli preziosi non si deve lasciar dominare né il panico né l’entusiasmo: gli strumenti a disposizione vi sono tutti, Exchange Traded Fund, contratti futures, perfino le obbligazioni, ma scommettere su questo andamento deve essere fatto in maniera graduale. Infine, il consiglio è quello di tenere d’occhio le correzioni: il margine potrebbe aumentare ulteriormente prima di queste ultime, evento che è previsto nel prossimo mese di febbraio.
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