Ita Airways e Lufthansa hanno trovato un accordo e lo hanno sancito. La compagnia italiana passa nella squadra del vettore tedesco. E, almeno dal punto di vista cronologico, possiamo dire finalmente.
Cosa succede con Ita Airways
Questo perché nonostante Ita Airways sia nata nel 2021, per anni Lufthansa ha tentato di portare Alitalia sotto la sua ala. Proponendo diversi piani in diversi momenti. Il fatto che finalmente il vettore italiano sia riuscito a concludere un accordo con i teutonici porterà di certo a dei cambiamenti importanti e quasi sicuramente a nuova crescita.
Ma non bisogna dimenticare che si parla comunque di un accordo che è avvenuto a determinate condizioni, quasi di svendita, per la nostra compagnia. I tedeschi otterranno nel tempo il 100% di Ita Airways. Il primo passo sarà quello di una partecipazione del 41% all’interno della società italiana. Come? Attraverso un aumento di capitale pari a 325 milioni di euro.
Chi ha seguito la storia di Alitalia prima e di Ita Airways dopo di certo, a prescindere da tutto, tira un sospiro di sollievo perché una quadra è stata trovata. Troppi anni, troppi governi, troppi protagonisti si sono avvicendati senza che nulla fosse raggiunto.
Il vero problema, ironicamente parlando, e che ci sono voluti anni per trovare un accordo che non è arrivato prima perché i diversi esecutivi si sono sempre impegnati nel non lasciare la compagnia di Stato italiana nelle mani di uno straniero. Si può parlare addirittura di 20 anni fa quando Silvio Berlusconi si rifiutò di lasciarla ad Air France. Quanti soldi sono stati spesi? E com’è andata a finire quando Ethiad è diventata parte nella società?
Pagato un prezzo troppo alto negli anni
Alitalia prima e Ita Airways dopo ne hanno viste tante accadere attorno a loro. Prima di tutto da un punto di vista sindacale e politico. Per poi arrivare alla fine dei giochi a dar via a un costo praticamente irrisorio una compagnia aerea molto più snella rispetto a quella iniziale che si era cercato di salvaguardare tutti i costi.
Sbagliando. Alleggerirla prima in modo intelligente avrebbe potuto magari attirare e portare a conclusione cordate differenti e investitori differenti, magari italiani. Dagli trascorsi di Lufthansa si ha quasi la certezza che Ita Airways potrà crescere ancor prima di entrare totalmente in mano tedesca.
Ma ciò non toglie che rimanga un po di sapore agrodolce in bocca a pensare che una vera compagnia aerea italiana di bandiera non ci sia più. E ancora che ciò che è stato fatto adesso, ovvero la vendita a Lufthansa, poteva essere ottenuta a un prezzo decisamente migliore di quello attuale, sia a livello economico che sociale.