Addio alla quotazione in borsa di Italo-NTV: la società infatti è stata venduta, per il 100% del suo capitale, al fondo americano Gip – Global Infrastructure Partners per una cifra da capogiro di 1,940 miliardi di euro. Era possibile dire di no ad una simile offerta?
Difficilmente ci sarebbero stati i margini. Soprattutto dato il fatto che i nuovi possessori si sono presi l’onere di elargire anche il dividendo di 30 milioni deliberato dall’assemblea della società recentemente ed il sostentamento e delle spese relative all’interrotto processo di quotazione in Borsa fino ad un massimo di 10 milioni di euro. L’offerta fatta da Gip prevede che la sottoscrizione del contratto di cessione, in attesa del via libera dell’Antitrust, avvenga entro l’11 febbraio dando modo agli azionisti attuali di reinvestire, se vogliono, fino ad un massimo del 25% dei proventi derivanti dalla vendita alle stesse condizioni di acquisto da parte del fondo.
Questa mattina il consiglio di amministrazione si occuperà del ritiro della domanda di quotazione a Piazza Affari come la legge richiede. Va sottolineato: il Governo avrebbe preferito un’entrata in Borsa piuttosto che una vendita ad investitori esteri sebbene sia stato considerato come “positivo” un “grande interesse” verso un’azienda come NTV-Italo. Ha commentato il ministro Calenda dopo la notizia:
Avevamo detto che la quotazione in Borsa sarebbe stato un bellissimo coronamento. Hanno deciso diversamente, era un loro diritto, il fondo americano è molto serio.
Gip è infatti il fondo infrastrutturale più grande al mondo e gestisce circa 40 miliardi di dollari per i propri investitori. Tra gli asset gestiti nei trasporti figurano l’aeroporto londinese di Gatwich e Terminal Investment Limited, ovvero la divisione di Msc per la gestione globale dei porti. Esso è proprietario anche dell’aeroporto di Edimburgo e produce utili netti pari a 5 miliardi annui.