Secondo quanto afferma il più recente report Savills, nel primo trimestre del 2022 il settore della logistica in Italia ha assorbito investimenti per 700 milioni di euro, con un aumento del 139% rispetto allo scorso anno e del 300% rispetto alla media dei primi trimestri degli ultimi cinque anni.
Sotto il profilo della distribuzione territoriale, il mercato di Verona sale al primo posto in termini di volumi investiti, con più di 200 milioni di euro. Al secondo posto l’area di Milano, con il 24% dei volumi trimestrali. Nonostante il Nord del Paese sia sempre l’area più ambita (76% degli impieghi) si è riscontrato un crescente interesse degli investitori per le società emergenti e secondarie, e soprattutto per quelle destinate all’ultimo miglio.
Del mercato dei nuovi investimenti logistici, a far la parte da padrona sono stati gli operatori 3PL (la logistica di terze parti), con una domanda pari al 46% del trimestre. Molto attivi anche i corrieri, i manifatturieri, la GDO e gli operatori di e-commerce.
Spostandoci poi ad una breve analisi sulle tipologie di soluzioni più richieste, emerge la tendenza per gli immobili a basso consumo energetico, efficienti e orientati alla riduzione dei costi. In questo contesto, dunque, non stupisce che i canoni prime siano aumentati nella prima parte dell’anno in tutte le principali aree geografiche, crescendo a 58 euro/mq a Milano e Roma, a 50 euro/mq a Verona, a 48 euro/mq a Piacenza.
Complessivamente, per il settore della logistica emerge dunque la conferma di un momento molto favorevole. Gli sviluppi immobiliari a servizio della logistica oggi manifestano un interessante grado di attrattività, soprattutto agli occhi degli investitori stranieri. Gli analisti ritengono che questo interesse possa proseguire con buon ritmo durante tutto il corso dell’anno, andando a stimolare la compressione dei rendimenti.