Vincent Bollorè? Inaffidabile: è così che il ceo di Vivendi è stato bollato da Marina Berlusconi alla vigilia dell’assemblea odierna di Mediaset. Un giudizio duro che nasce, scorrendo le cronache economiche, da varie e valide ragioni.
Non bisogna infatti dimenticare il lodo Mediaset Premium ed il fatto che vi sia una causa in corso tra le due parti. Ha spiegato ieri il presidente di Fininvest a margine dell’incontro tenutosi alla Mondadori:
Nessuno ha voglia di passare il resto della vita in Tribunale, ma abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano quella che è l’affidabilità di Bolloré: è il classico vicino di casa che nessuno di noi vorrebbe avere. Riesce a compiere il solito miracolo al contrario: arreca danni molto rilevanti agli altri, danneggiando allo stesso tempo se stesso. La parola è agli avvocati.
Ed è proprio del ruolo di Vivendi all’interno di Mediaset che si parla oggi in Assemblea: l’azienda deve decidere quale atteggiamento debba essere preso nei confronti di questo socio scomodo e della fiduciaria Simon attraverso la quale Vivendi è al momento presente. Ovviamente nell’incontro di ieri presso la Mondadori si è discusso di quelle che saranno le strategie di Mediaset per rispondere ai grandi dello streaming, Disney compresa. Sottolinea Marina Berlusconi:
Mi pare che la strada tracciata da mio fratello Pier Silvio sia molto chiara, nel senso che la risposta ai signori Netflix, Amazon, Disney e quant’altro non può che essere quella, cioè di una televisione calda, familiare, in cui noi siamo maestri, e che continua a fare grandi numeri negli ascolti che sono quelli che interessano agli investitori pubblicitari. Da qui il discorso della ricerca di alleanze internazionali per raggiungere una massa critica sufficiente per poter essere competitivi, con l’obiettivo di fare di Mediaset il primo network a livello europeo, è un progetto nel quale crediamo e che speriamo possa andare in porto.
Una strategia valida, senza dubbio.