Messa alle strette su Telecom, Vivendi ha cercato di sistemare quella che era la sua situazione in Mediaset, cedendo oltre il 19% delle sue azioni ad un fondo trust, e nello specifico alla Simon Fiduciaria: quali scenari si aprono ora in questo contesto?
La transazione, così come ha spiegato in una nota l’Agcom, è avvenuta il 6 aprile scorso ed ad essere ceduto, per la precisione, è stato il 19,19% di Mediaset. Si legge:
[Vivendi] ha comunicato di aver trasferito, in data 6 aprile 2018, alla società indipendente Simon Fiduciaria la titolarità di circa il 19,19% delle azioni di Mediaset (pari al 19,95% dei diritti di voto), mantenendo, di conseguenza, una partecipazione azionaria diretta inferiore al 10% dei voti esercitabili nell’assemblea degli azionisti di Mediaset.
Ciò che effettivamente si chiedeva da subito alla stessa, ovvero di trovare il modo di adeguare la sua posizione all’interno del cda secondo le normative vigenti. Continua la nota:
Nella medesima data, Vivendi ha sottoscritto, con Simon Fiduciaria e il socio unico della stessa, Ersel SIM, un advisory agreement che, disciplinando in dettaglio le modalità di gestione delle azioni trasferite, stabilisce che i diritti amministrativi inerenti al pacchetto azionario saranno esercitati dal gestore in modo discrezionale ed autonomo da Vivendi in linea con quanto previsto nelle misure di ottemperanza.
L’Agcom dal canto suo ha sottolineato che continuerà con le sue attività di sorveglianza nei confronti della società di Vincent Bollorè sia per ciò che riguarda Mediaset che Telecom. E questo è un bene, soprattutto perchè, se ora Vivndi è a posto per ciò che concerne la legge Gasparri sulle le partecipazioni incrociate in società media e tlc, rimane ancora pendente la causa di risarcimento danni per il mancato acquisto francese di Mediaset Premium.