Niente diritto di voto a Vivendi in Mediaset: è questo il grande ed (forse non) inaspettato risultato del cda tenutosi ieri nel quale non solo il consiglio si è espresso contro la richiesta di esercitare i propri diritti di voto ma allo stesso tempo è stato imposto il divieto alla Fiduciaria Simon di partecipare all’assemblea.
Non è una decisione da poco, sia a livello assoluto che generale: questo perché Vivendi possiede il 9,16% diretto e il 19,19 attraverso la fiduciaria. Nonostante i presupposti presenti, il consiglio di amministrazione di Mediaset non si è opposto all’accesso all’assemblea per Vivendi,”tenuto conto dell’interesse della società alla stabilità delle delibere assembleari e dell’esistenza di pronunce giudiziali solamente nei confronti di Simon“. La reazione dei francesi è stata tutt’altro che entusiasmante. Hanno infatti sottolineato attraverso una nota:
E’ contraria a tutti i principi fondamentali della democrazia degli azionisti. E’ illegale e contro gli interessi di Mediaset e, in particolare, dei suoi azionisti di minoranza. Date le circostanze Vivendi non è nella posizione di partecipare all’assemblea e si riserva il diritto di contestare in tribunale la validità delle delibere adottate in data odierna.
L’assemblea non si è occupata solo dei rapporti interni tra Mediaset e la società francese ma anche approvato a larghissima maggioranza l’introduzione del “voto maggiorato” in statuto, valido dal prossimo appuntamento del cda e che in qualche modo rafforza ancora di più la posizione di Fininvest in Mediaset con il voto a favore del 93,5% dei presenti pari al 47,1% del capitale sociale, e con voto contrario del 6,4% dei presenti pari al 3,2% del capitale.