Mediobanca alza il dividendo: un’azione che può permettersi grazie all’ottimo funzionamento della sua nuova strategia di riposizionamento del Wealth management e il potenziamento del credito al consumo. L’incremento registrato? Ben il 27%.
Sebbene 0,47 euro ad azione possa sembrare poco in termine assoluto, questi dieci centesimi in più rispetto allo scorso anno indicano come la banca si trovi in una migliore situazione rispetto a 12 mesi fa. Guardando i numeri si vede come l’istituto guidato da Alberto Nagel sia stato in grado di chiudere il bilancio 2017-2018 con un utile netto di 863,9 milioni di euro, e quindi registrando un +15,2% rispetto allo scorso anno (750,2 milioni), raggiungendo il massimo livello storico di ricavi (2,419 miliardi, +10%) e di risultato operativo, salito del 23,6% a 1,057 miliardi. Fattore importante tenendo conto che in questo modo è stato toccato in anticipo di un anno il target fissato ad un miliardo dal piano aziendale 2016-2019.
Tecnicamente parlando, come accennato, tutto ciò è il risultato derivante non solo dall’andamento positivo di tutte le divisioni di Mediobanca ma soprattutto dell’aver trasformato in realtà il consolidamento di quelli che erano parte del piano strategico di ripresa della banca, il Wealth Management ed il credito al consumo, arrivando ad ottenere una solidità patrimoniale più forte caratterizzata da un common equity Tier1 ratio (Cet1) che passa dal 13,3% al 14,2%. Non solo, sistemando quello che è il rischio del credito mantenendolo sotto al livello di guardia e lavorando per attaccare i non performing loans, si è riusciti a ridurre le attività deteriorate del 6% portando ad una diminuzione sensibile della sofferenza netta.
Importante da sottolineare: contestualmente al dividendo il cda di Mediobanca ha anche approvato un piano di acquisto di azioni proprie fino al 3% del capitale che sarà presentato per il via libera all’assemblea dei soci prevista per il 27 ottobre 2018.