Le azioni europee che sono riuscite a performare meglio in borsa e a resistere alla crisi economica sono quelle esposte ai migliori mercati emergenti, in particolare quelli asiatici. D’altronde, questi paesi ad elevato tasso di crescita, mostrano una popolazione in aumento e una classe media con capacità di spesa sempre maggiori. I nuovi ricchi sono in costante crescita, il processo di urbanizzazione è in pieno sviluppo e la domanda di energia, servizi sanitari, beni di lusso, infrastrutture e risorse naturali non accenna a diminuire.
Le prospettive per i prossimi anni restano positive, non solo per la Cina ma anche per gli altri paesi asiatici e dell’America Latina. Inoltre, anche l’Africa inizia a diventare interessante, sebbene solo in ottica di lungo periodo visto che le borse più importanti sono ancora poco liquide e volatili. Il settore che sembra approfittare meglio della crescita dei mercati emergenti è quello del lusso, che in Italia presenta player di caratura internazionale con brand affermati in tutto il mondo. In Europa ci sono addirittura veri e propri colossi del luxory, come le francesi LVMH, Ppr, Hermès e Chanel, le svizzere Richemont e Rolex, la britannica Burberry’s.
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L’Italia si difende con aziende dalle dimensioni più contenute, ma allo stesso tempo in forte espansione e con marchi molto apprezzati dai consumatori. Nel comparto del lusso Tod’s e Safilo Group sembrano tra le meglio impostate, almeno secondo il parere di Marc Craquelin, direttore investimenti di Financière de L’Echiquier. Negli ultimi 12 mesi Safilo ha guadagnato qualcosa come il 171% a Piazza Affari, mentre Tod’s il 39%. Non bisogna poi dimenticare brand come Prada, Salvatore Ferragamo e la “piccola” Brunello Cucinelli. Nell’occhialeria di lusso spicca Luxottica Group (+52,4% nell’ultimo anno).
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Secondo Tommaso Bonanata, gestore di Swiss & Global, il colosso energetico italiano Eni è tra le aziende meglio impostate per sfruttare la crescita dell’Africa. Sui mercati emergenti continuano a correre le vendite di Sorin e DiaSorin, mentre fuori dall’Italia piace molto la tedesca Deutsche Post, che controlla DHL, leader globale nel settore del delivery. Nel settore farmaceutico al top ci sono la tedesca Fresenius Medical e la svizzera Roche. Nel settore finanziario spicca la posizione dominante della britannica Prudential, che sembra quella meglio impostata per sfruttare l’aumento della domanda di prodotti assicurativi e finanziari.