Nexi e Sia danno vita ad uno dei grandi colossi del settore dei pagamenti. I cda delle due aziende hanno dato via libera alla fusione attraverso la sottoscrizione di un memorandum di intesa tra Nexi, Sia, Cdp Equity, Fsia e Mercury, cioè il veicolo dei private equity Bain Capital, Advent e Clessidra.
Gruppo risultante competitivo a livello europeo
Una volta conclusa l’operazione nascerà una realtà italiana dalla dimensione atta a competere in Europa in grado di produrre 1,8 miliardi di ricavi aggregati pro-forma e un miliardo di euro di Ebitda aggregato pro-forma. Si tratta di qualcosa di fortemente voluto sia dagli azionisti di Nexi (private equity) sia da Cassa Depositi e Prestiti guidata da Fabrizio Palermo che è il maggiore socio di Sia. Il nuovo assetto azionario è così ipotizzato: gli azionisti di Sia riceveranno 1,5761 azioni Nexi per ogni azione Sia pari quindi a una quota del 30% circa del capitale del nuovo gruppo che nascerà dalla fusione, mentre gli attuali azionisti di Nexi ne manterranno il 70% circa.
In questo modo Cassa Depositi e Prestiti, in via indiretta grazie a Cdpe e Fsia, avrà una quota complessiva del capitale di poco superiore al 25% e Mercury ne avrà circa il 23%. Parlando di capitalizzazione, la complessiva della nuova realtà sarà superiore a 15 miliardi di euro, rientrando di diritto tra le maggiori 10 società presenti nella Borsa Italiana.
Di cosa si occuperà il nuovo gruppo
Cosa farà di preciso la società risultante dalla fusione tra Nexi e Sia? Si è già anticipato che diverrà un colosso dei pagamenti ma questo cosa significa? La nuova realtà essenzialmente sarà in grado di coprire l’intera catena del valore dei pagamenti digitali e di offrire soluzioni dedicate a tutti i segmenti di mercato. Si parte dai servizi di accettazione dei pagamenti digitali fino alle soluzioni più complesse legate all’omnicanalità e l’e-commerce, e ancora l’emissione e gestione delle carte di ogni tipologia fino ad arrivare alle applicazioni di pagamento di tipo mobile.
Per ciò che riguarda la governance, viene confermata quella di Nexi, già corrispondente a quelli che sono considerati i migliori standard di mercato a livello internazionale. L”attuale consiglio di amministrazione presieduto da Michaela Castelli a fine operazione potrà contare sull’ingresso di almeno 5 amministratori designati da Cdpe e Fsia, tre dei quali indipendenti, uno nel ruolo di vice-presidente e uno non indipendente.
L’azienda risultante dalla fusione sarà guidato sarà guidato dall’attuale amministratore delegato di Nexi, Paolo Bertoluzzo in qualità di amministratore delegato e direttore generale mentre l’attuale amministratore delegato di Sia, Nicola Cordone che condurrà fino alla fine del periodo di transizione le attività inerenti la gestione ordinaria della società.