I contribuenti americani hanno ancora poco più di un mese di tempo per avvalersi di una sorta di “scudo fiscale” per far rientrare i capitali dall’estero; il cosiddetto “amnesty program“, infatti, procede di pari passo con la scoperta da parte degli organi competenti a stelle e strisce di nuovi conti di cittadini americani aperti presso banche del Vecchio Continente, non solo quelle svizzere, e non solo presso Ubs, nell’occhio del ciclone in scia alle pressioni per fornire una lista di nomi di contribuenti USA sospettati di frode. Ebbene, in accordo con quanto riportato dal Wall Street Journal, ci sarebbero infatti nuovi conti aperti dagli americani presso numerose banche europee, anche se per il momento non sarebbero emerse accuse di frode, ai danni del fisco americano, ed a carico degli istituti di credito. Ma di certo il giro di vite sui capitali illecitamente esportati da parte del governo americano è ancora in atto.