Si torna a parlare di Telecom Italia e delle sue prossime mosse. Nei prossimi mesi avremo sicuramente sotto mano un piano strategico per la seconda parte del 2012, mentre per il momento ci si limita a valutare le idee che si hanno fin’ora. Il Corriere della Sera di oggi ha speso molte pagine sull’argomento, ma quello che emerge è in sostanza quanto si era già ipotizzato; Telecom deve necessariamente tornare competitiva sul campo delle telecomunicazioni e scontrarsi di conseguenza con gli altri “big” del settore.
La strategia che fin’ora sembra potrà dare i risultati migliori è quella di scorporare la rete di Telecom Italia valutando anche quanto “debito” caricare sulla nuova realtà che verrebbe a crearsi. Le stime di valore della rete variano ampiamente proprio per questo motivo ed oscillano ancora tra 6 e 15 miliardi di euro; la grande oscillazione indica quanto ancora il programma ed il progetto siano in fase embrionale e quanto ancora potrà cambiare la strategia nel complesso.
L’idea è che l’importanza della rete per lo sviluppo di tutti i servizi e per l’ottimizzazione della società è di primaria importanza; proprio sulla rete che copre il Paese si basa infatti il business e per questo la gestione deve essere separata ed indipendente.
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Dopo un 2011 difficile in cui le perdite si sono attestate intorno ai 4,7 miliardi di euro, Telecom ha finalmente preso in considerazione l’ipotesi che potrebbe presto perdere il posto d’onore che si è guadagnata nel settore negli anni precedenti, e per questo mette in cantiere nuove coraggiose proposte che potrebbero ribaltare la situazione. Il down-trend storico di Telecom Italia è proseguito anche nel 2011; il top relativo è andato vicinissimo a 1,1 euro per azione mentre il bottom è arrivato poco sotto 0.7 euro per azione durante le contrattazioni di Settembre. Un ritorno immediato sopra a 0.80 rilancerebbe il valore delle azioni proiettandolo nuovamente oltre quota 1 euro.
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