Stamattina è avvenuta l’asta del Tesoro relativa ai Btp a tre e quindici anni, collocati insieme ai CCTeu a quattro e cinque anni. Era un banco di prova molto atteso per i titoli di stato italiani, in quanto i bond oggetto dell’emissione odierna erano caratterizzati da una scadenza di medio-lungo termine più sensibile al rischio-tassi. Dopo l’asta di ieri dei Bot a 12 mesi con rendimento in crescita all’1,28%, oggi è toccato quindi ai Btp a medio-lungo termine. Come da attese il rendimento è salito.
Da quanto emerge dalle comunicazioni della Banca d’Italia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è riuscito a piazzare 5,32 miliardi di euro di Btp a 3 e 15 anni. In dettaglio sono stati allocati Btp scadenza dicembre 2015, tasso di interesse annuo lordo del 2,75%, per un ammontare complessivo di 3,32 miliardi di euro. Si tratta di un importo molto vicino al massimo della forchetta prevista dal Mef tra 2,5 e 3,5 miliardi di euro. Il codice ISIN di questo Btp è IT0004880990.
Il rendimento lordo del Btp dicembre 2015 è salito al 2,48% dal 2,3% dell’asta precedente. La domanda è stata pari a 1,284 volte l’offerta. Sono stati collocati poi Btp scadenza settembre 2028, cedola lorda annua del 4,75%, per un controvalore pari a 2 miliardi di euro, ovvero il massimo dell’offerta prevista dal Mef per questa scadenza. Il codice ISIN di questo Btp è IT0004889033. Il rendimento del Btp a 15 anni è salito al 4,9% dal 4,805% dell’asta di febbraio scorso. Il rapporto di copertura tra titoli richiesti e quantitativo offerto si è attestato a 1,278.
Gli analisti finanziari sono rimasti delusi dalla bassa richiesta degli investitori ed evidenziano come stia aumentando sempre più l’incertezza sull’Italia, come dimostrato anche dallo spread tra i titoli italiani e quelli spagnoli che si è quasi azzerato. Attualmente lo spread Btp-Bund è a 324 punti. Stamattina sono stati anche emessi CCTeu giugno 2017 e aprile 2018 per un importo di 1,67 miliardi di euro, quasi al top della forchetta del Mef compresa tra 1 e 1,75 miliardi. Il rendimento del titolo a 4 anni è salito al 2,95%, quello del titolo a 5 anni al 3,03%.