E’ iniziata alle 11 l’assemblea degli azionisti di Telecom chiamata a eleggere il nuovo consiglio di amministrazione: i lavori saranno diretti dal consigliere Franco Bernabè e la presenza del capitale è molto alta: si staglia infatti per procura o rappresentazione diretta al 66,77%.
E non stupisce dato che oggi si metterà, almeno per ciò che riguarda i nuovi soci del cda, il punto fine sulla diatriba Vivendi – Elliott Management. Questi due sono i soci di maggiore rilevanza con i loro rispettivi 23,94% ed 8,85% seguiti immediatamente da Cassa Depositi e Prestiti con il 4,78%. Le due liste che si “scontrano” sono quella presentata dai francesi e quella proposta dagli americani che puntano ad una composizione più indipendente e meno legata a Vincent Bolloré per la composizione del consiglio di amministrazione. Dopo la giornata di oggi il consiglio si riunirà lunedì per riassegnare le deleghe. Tra quelle che sembrano essere le poche certezze di questa situazione vi è quella di avere ancora Amos Genish come ceo di Telecom.
Per il resto si deciderà oggi e chi sarà in grado di raccogliere il maggiore consenso, anche se di un solo voto potrà decidere i due terzi dei consiglieri e quindi 10 nomi su un totale di 15 amministratori. Le aspettative sono molte e le previsioni in continuo cambiamento: ci si aspetta un testa a testa incredibile. Di certo la Telecom che uscirà da questa assemblea avrà il suo bel da fare per trovare la sua stabilità “politica” ed riuscire a gestire tutto ciò che vi è in ballo in questo momento a partire dallo scorporo della rete fino ad arrivare al Golden Power in mano al governo.