Il cda di Telecom ha approvato la separazione legale della rete, il bilancio del 2017 e il piano industriale fino al 2020: tutti i punti all’ordine del giorno previsti. L’ad Amos Genish ha ufficialmente il via libera per avviare l’iter formale della notifica dello scorporo all’Agcom.
Spulciando il progetto è possibile notare che sia prevista la creazione di un’entità legale separata, la Netco, controllata al 100% da Tim, che sarà tra l’altro proprietaria della rete di accesso e di tutta l’infrastruttura. La creazione della stessa manterrà invariato il perimetro del gruppo ed avverrà in conformità e nel rispetto della disciplina del Golden Power, senza quindi dover ritoccare nulla. Come sottolineano da Telecom_
Il progetto rappresenta una svolta epocale e darà vita al modello di separazione della rete più avanzato in Europa, creando un punto di accesso ‘one-stop shop‘ peri servizi wholesale regolati e non regolati per tutti gli operatori, inclusa Tim, secondo un modello interamente neutrale a garanzia dell’assoluta parità di trattamento. [Il processo con l’Agcom verrà avviato] nei prossimi giorni e ci vorranno alcuni mesi per finalizzare la struttura della nuova entità legale.
Una decisione che farà aumentare il valore di Telecom e quello del paese. E su Elliott Management, l’ad spiega di essere pronto a qualsiasi tipo di dialogo, dato che “ogni azionista che decide di investire nella società è benvenuto, come lo è un dialogo costruttivo. Chiaramente utilizzeremo ogni input da parte dei nostri azionisti finalizzato a incrementare il valore“.
Il piano industriale approvato punta forte crescita dell’equity free cash flow consolidato nel triennio, per un totale cumulato di circa 4,5 miliardi di euro confermando per il 2018 una “significativa” riduzione del rapporto debito netto/Ebitda a circa 2,7x. Per ciò che riguarda il 2017, i ricavi del gruppo ammontano a 19,8 miliardi di euro, in crescita del 4,2% rispetto all’anno precedente.