Nuovi percorsi si aprono per Telecom Italia: Elliott Management ha reagito all’ultima mossa di Vivendi e sta mettendo in atto una vera e propria prova di forza raggiungendo l’8.8% e puntando ad un 13,7% che non sembra poi tanto distante.
E se dovesse riuscire nell’intento, è necessario sottolinearlo, per l’azienda francese ve ne saranno da vedere delle belle dato che la loro posizione diventerebbe davvero molto precaria date le promesse fatte dagli statunitensi, ovvero più valore, meno debito e distribuzione del dividendo: un fattore che porterebbe gli altri investitori dalla loro parte.
Le intenzioni di Elliott Management sono abbastanza chiare: allontanare tutti i francesi dai posti di comando, soprattutto in vista dell’assemblea che si occuperà di formare il nuovo cda. E come lo sta facendo? Trasformandosi in ciò che Vivendi l’aveva accusata di non essere: una realtà solida e pronta a rimanere sul lungo periodo. E come criticarla se è già salita prepotentemente di peso azionario ed ha indicato una road map interessante e valida?
Gli americani si vedono già come primi azionisti e non lasciano fuori dal computo la separazione della rete, sottolineando che serve un cda indipendente per procedere alla separazione della rete che secondo il fondo porterebbe ad un guadagno di 7 miliardi di euro in valore. Le altre promesse? Come anticipato portare il debito da 25 a 12 miliardi di euro e il ritorno alla cedola.
L’unica cosa che Elliott non vuole cambiare? L’ad Amos Genish: e se avesse l’appoggio del potenziale 5% della Cassa Depositi e prestiti potrebbe davvero farcela a raggiungere il suo obiettivo.