Sale il titolo Telecom in Borsa dopo che l’amministratore delegato Amos Genish ha rivelato che la società esaminerà il progetto di separazione della rete dei cavi come auspicato dal Governo in passato a patto che vi siano dei via liberi seri e precisi.
E di preciso del 2% a 0,7 euro. Da quel che si è compreso la rete passerebbe in mano ad una società distinta dalla principale seppur collegata. Il tutto dovrebbe venire studiato nel prossimo cda previsto per il 6 marzo. E se le parole del Ministro Carlo Calenda a margine dell’incontro con l’ad rappresentano un punto di partenza, quello d’arrivo prometterà senza dubbio di accontentare entrambe le parti visto che questa possibilità di “divisione” dopo tanto dibattere, è arrivata direttamente da Telecom.
[Tale progetto rappresenta ] un dato epocale perché questa ipotesi è dibattuta da vent’anni ma per la prima volta c’è un piano. Il feedback rispetto all’operazione è molto positivo. Poi sia noi sia il Garante per le Comunicazioni, l’AgCom, faremo delle analisi di dettaglio tecniche del progetto.
E’ ancora presto pero, sottolinea, per pensare alla possibilità di quotare la futura società in rete, sebbene si sia sempre trattato di un desiderio particolare del ministro in questione che ciò accadesse. Soddisfatto anche Amos Genish:
Abbiamo presentato un’ipotesi di evoluzione volontaria del modello di separazione delle rete. Si tratta di una proposta che porterebbe alla creazione di un’entità legale separata controllata al 100% da Tim, con un alto livello di corporate governance.
La cosa curiosa? Lo scorporo delle rete potrebbe tornare utile anche a Vivendi per ciò che riguarda la sua presenza in Telecom.