A sorpresa il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Tim e Vivendi: ecco quindi che dall’ordine del giorno dell’assemblea di domani verrà eliminato tutto ciò che riguarda la revoca dei consiglieri francesi richiesta dal fondo Elliott Management.
Cosa comporterà questo? Sarà direttamente l’assemblea del 4 maggio ad occuparsi del rinnovo del consiglio di amministrazione. La società di Vincent Bollorè guadagna in questo modo del tempo utile prima dell’ultima tappa di quella che sicuramente è ormai una sfida all’ultimo sangue tra i due soci di Telecom.
Nell’assemblea di domani il problema consiglieri sarebbe stato affrontato a margine dell’approvazione di bilancio: Elliott avrebbe voluto sostituire ufficialmente i sei consiglieri “francesi” con altrettanti più indipendenti. Secondo il giudice civile incaricato del caso, Elena Riva Crugnola, le dimissioni in blocco presentate dai consiglieri di Vivendi non sono “palesemente ingiustificate” e non sono state caratterizzate da un intento doloso: è questo il motivo per il quale il ricorso di Telecom e Vivendi è stato accolto.
La battaglia tra Vivendi ed Elliot è ancora lontana dal chiudersi: il vero scontro vi sarà il prossimo 4 maggio. I francesi possono contare su un 23,9% di Tim, mentre Elliott su un potenziale 13,7%. In questo caso a risultare decisivi saranno molto probabilmente Cassa Depositi e Prestiti, con il suo 4,2% appena acquistato e la percentuale di capitale che parteciperà all’assemblea: il risultato finale e quindi la creazione del nuovo cda dipenderà tutta da come gli altri soci decideranno di schierarsi. Sarà preferita ancora una volta la “via francese” o si punterà all’indipendenza?