Elon Musk ha lanciato un sondaggio su Twitter, ha consultato i risultati e sembra aver deciso di “seguire” la risposta ottenuta: il proprietario di Tesla ha venduto in questi giorni l’equivalente di quasi cinque miliardi di dollari in azioni della sua società.
Vendita di azioni per tre giorni di seguito
Il sondaggio chiedeva nello specifico se il magnate avrebbe dovuto o meno cedere il 10% della sua quota di partecipazione a Tesla: tecnicamente parlando in tre giorni ha venduto più di 4,5 milioni di azioni e si parla di un qualcosa che il manager non faceva da almeno cinque anni. Giusto lo scorso lunedì aveva ceduto titoli per circa 1,1 miliardi di dollari al fine di pagare le tasse legate al rendimento delle equity options esercitate quel giorno, parte di un piano di trading prestabilito già a metà settembre.
Detto ciò è importante sottolineare come, a differenza di quelle di lunedì, le vendite tenutesi martedì e mercoledì non fossero state pianificate da Elon Musk e che soprattutto non appaia nessun riferimento nei documenti legati alle cessioni nemmeno dell’intenzione espressa tramite Twitter di cedere il 10% della propria partecipazione. Gli analisti hanno calcolato che per raggiungere un simile obiettivo Musk dovrebbe arrivare a cedere più o meno 17 milioni di azioni. A ogni modo le opzioni sopracitate sono legate a un premio ricevuto nel 2012 che avrebbe dovuto esercitare entro breve altrimenti sarebbero scadute e in questo tipo di operazioni le tasse sono spesso coperte dalla cessione di parte dei nuovi titoli acquisiti.
Ultima vendita di azioni di Musk nel 2016
All’inizio del 2021 Elon Musk aveva fatto sapere pubblicamente che con molta probabilità avrebbe esercitato tali opzioni ed è per questo motivo che sebbene il sondaggio su Twitter sia un’ottima mossa di marketing con molta probabilità non ha nulla a che fare con ciò che il patron di Tesla sta facendo. Il fatto è che i termini dei piani legati a tali cessioni non sono soggetti a obbligo di divulgazione e questo lascia totalmente piena libertà ai dirigenti di annullare o modificare i suddetti piani.
Buon piano di marketing sì per attirare l’attenzione, ma pessima mossa a livello borsistico dato che il sondaggio ha portato a una caduta delle azioni nei mercati che ha bruciato 50 miliardi di dollari, salvo poi risalire il titolo nella giornata di ieri, riducendo la perdita a un comunque importante 13%.
Tornando alla personale storia di vendita di azioni da parte di Elon Musk, si scopre che il manager ha venduto titoli per l’ultima volta nel 2016, quando ha esercitato le opzioni e liquidato alcune azioni appena acquistate per coprire circa 590 milioni di dollari di tasse sul reddito.