Una decisione definitiva sulla collaborazione tra Tim ed Open Fiber sulla fibra nazionale arriverà entro l’estate: è questo ciò che sostiene Luigi Gubitosi, ad di Tim, che nel corso della conference call trimestrale con gli investitori ha colto la palla al balzo per aggiornare gli stessi sul tema.
Da quel che si evince, nonostante il silenzio che le avvolge, le trattative starebbero andando avanti ed in modo abbastanza positivo. Ha infatti sottolineato Gubitosi:
Abbiamo completato la nostra valutazione e pensiamo di essere nella posizione di poter finanziare il tutto, a vantaggio di tutti gli azionisti. Ci aspettiamo di poter esaminare le opzioni prima nel comitato strategico e poi nel consiglio di amministrazione entro l’estate, e poi, dopo questo periodo, parleremo con Open Fiber e con i suoi azionisti, sulla base delle indicazioni che riceveremo dal nostro cda.
Indiscrezioni stampa come quelle di Repubblica, che indicavano un possibile suggerimento da parte degli advisor Vitale e Rothschild di rilevare la società diretta,ente offrendo azioni Tim potrebbero, con questo discorso, rivelarsi più realiste di quel che prima si pensava. Al momento si sussurra, ad ogni modo, che l’opzione verrà studiata dal consiglio di amministrazione nell’assemblea del prossimo 27 giugno. E gli altri protagonisti? Si consultano: in particolare Cassa Depositi e Prestiti ( che possiede il 50% in Open Fiber ed l 9,9 in Tim) e Vivendi, attuale socio di maggioranza in Tim con il suo 23,9%. Nel caso il “matrimonio” tra le due società avvenisse, si proporrebbero dei potenziali “problemi” di governance che non possono essere affrontati impreparati.
Non è mancato un accenno alla diatriba (finita a quanto pare) tra Vivendi ed Elliott:
Da due mesi sono molto tranquilli e devo ringraziarli perché stiamo lavorando bene insieme, mi aspetto che conoscendoci meglio le cose continueranno ancora meglio. Continuiamo a impegnarci nella riduzione del debito, per stabilizzare i ricavi e farli crescere di nuovo, nel tagliare i costi e introdurremo azioni organiche: riteniamo, tre mesi dopo la presentazione del piano che questo sia fattibile e impegnati nel suo raggiungimento.