Buone notizie per Telecom: il Tar del Lazio ha confermato la sospensione della maxi-multa di oltre 70 milioni legata alla mancata comunicazione sulla presenza di Vivendi nel capitale alla Presidenza del Consiglio, lo stesso “problema” che ha fatto scattare il Golden Power.
Il Tribunale ha deciso di sospendere l’esecuzione del provvedimento confermando la decisione presa a giugno in merito dal presidente della prima sezione. Ora non resta che attendere la decisione di merito, la cui udienza è stata fissata per l’8 maggio dell’anno prossimo. Nel frattempo Telecom Italia ha depositato la fidejussione relativa alla multa.
In poche parole, presentando questo ricorso, la Telecom richiedeva la sospensione dell’efficacia e l’annullamento del decreto della Presidenza del Consiglio con il quale l’8 maggio scorso, in seguito alla conclusione dell’istruttoria dedicata, si decideva per l’imposizione della multa per via delle “norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni“. Si legge tra nella sentenza del Tar del Lazio:
L’invocata tutela cautelare di sospensione può essere accordata, in quanto legata alla spontanea prestazione da parte della società ricorrente e in favore dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato di una cauzione di importo pari a quello della sanzione irrogata, come risulta dalla documentazione depositata in giudizio, contemperando in tal modo le esigenze di parte ricorrente e resistente.
Insomma, per comprendere come continuerà la vicenda in tal senso e scoprire se la multa dovrà poi essere pagata bisognerà attendere il prossimo anno.