Chi investe in titoli azionari a partire dal 1° marzo 2013 dovrà fare i conti con un nuovo tipo di prelievo fiscale. Si tratta della cosiddetta Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che va a colpire esclusivamente le compravendite di titoli azionari aventi una capitalizzazione non inferiore al mezzo miliardo di euro.
Le azioni esenti da tale tassa in virtù di una capitalizzazione inferiore vengono individuate in un apposito elenco che il Ministero dell’Economia e delle Finanze provvede a pubblicare sul suo sito internet entro la fine di ciascun anno. Per quanto riguarda l’anno di debutto della nuova tassa, i titoli esenti dalla Tobin tax nel 2013 sono in tutto 219.
Inoltre, la Tobin tax non riguarda gli acquisti che sono stati dismessi nel medesimo giorno. In altre parole, la tassa non viene applicata se si acquistano titoli azionari non presenti nell’elenco degli esenti in virtù di una capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro e questi vengono venduti nel corso della stessa seduta in cui sono stati acquistati.
A partire dal 1° luglio la Tobin tax verrà applicata anche agli strumenti derivati, mentre non si applica alle obbligazioni e ai titoli di Stato, contrariamente a quanto si era ipotizzato in principio.
Per il 2013 l’aliquota è stata fissata allo 0,12% per le compravendite sui mercati regolamentati e allo 0,22% per quelle “over the counter”.