La liquidazione di Air Italy si sta dimostrando una situazione ancor più complessa di quella di Alitalia da gestire. In questo caso perché i soci sembrano non essere intenzionati a trovare soluzioni alternative e viene quindi da chiedersi: quali prospettive ci sono per i futuri licenziati?
Air Italy, 1.450 persone a rischio
Si parla di ben 1.450 persone che stanno per perdere il posto tra Olbia e Malpensa e che al momento non hanno nessuna prospettiva favorevole alla quale guardare: sia il Ministero dei Trasporti che le Regioni stanno tentando il tutto e per tutto cercando di far aprire delle trattative che son sempre rimaste chiuse. L’Aga Khan e Qatar Airways hanno cercato nei mesi scorsi di trovare un eventuale partner commerciale in grado di fornire un aiuto per evitare il fallimento, ma rivelatasi la ricerca senza frutto hanno preferito la via della liquidazione invece di sottoporsi a una ricapitalizzazione che li avrebbe portati a immettere un nuovo flusso di liquidità nel vettore ma senza l’assicurazione che lo stesso sarebbe servito a sistemare le cose.
I liquidatori hanno assicurato che in base alle leggi vigenti si sarebbe cercato di dare tutto il sostegno possibile: ma sarà davvero così? Al momento quel che sembra plausibile i lavoratori riceveranno è un indennizzo di liquidazione senza ammortizzatori sociali.
Soluzioni negoziali difficili da raggiungere
Sia il Ministero dei Trasporti che le Regioni, in particolare la Sardegna, stanno tentando di tutto al fine di trovare una strada che possa annullare la liquidazione o in alternativa far sì che i lavoratori possano usufruire di tutti gli ammortizzatori sociali possibili. Mentre si tenta di convincere i soci a “collaborare” nel frattempo gli operatori continuano a lavorare. A Olbia, tra i lavoratori che perderanno il lavoro vi sono coppie di coniugi che con il proprio impiego presso Air Italy mantengono la famiglia. Come faranno se rimarranno entrambi senza lavoro? Fino a che la lettera non arriverà rimarranno al proprio posto, garantendo professionalità e precisione.
Ma sono loro il vero nodo da sciogliere di Air Italy: i lavoratori: coloro che rischiano di pagare il prezzo più alto di questa liquidazione. Pur comprendendo le ragioni tecniche che hanno portato la compagnia a dichiarare fallimento, rimane comunque il pensiero che forse tentare delle trattative per poter “alleviare” il carico sulla forza lavoro sia la strada da perseguire.
Di certo in questi giorni, con il progredire delle attività di liquidazione si potrà comprendere di più quali prospettive vi saranno per tutti coloro che rischiano di rimanere senza più sostentamento.