Amazon sarebbe pronto a licenziare circa 10.000 dipendenti. L’indiscrezione arriva dal New York Times che racconta come anche quest’altro colosso sia intenzionato a eseguire un taglio del personale molto cospicuo. E prima delle feste di Natale.
Tagli per Amazon come Meta e Twitter
Si tratta anche in questo caso di un numero di esuberi mai visto per l’azienda, come analogamente successo in società come Meta e Twitter. Secondo le fonti del quotidiano i licenziamenti dovrebbero avvenire nel settore delle tecnologie e nell’ambito corporate.
In poche parole il taglio di personale di Amazon avverrà all’interno di quei settori legati all’organizzazione dei dispositivi di Amazon come l’assistente vocale Alexa, ma anche quello delle risorse umane e della divisione vendite.
Non sono stati resi noti altri particolari, ma teoricamente i licenziamenti coinvolgerebbero il 3% dei lavoratori corporate di Amazon e meno dell’1% di quelli totali della società. Ricordiamo: questo numero è pari a 1,5 milioni in tutto il mondo, la maggior parte pagati a ore. Ciò che stupisce è che questo avvenga con l’avvicinarsi del Black Friday e delle feste di Natale.
Secondo gli esperti questo approccio sarebbe legato invece alla necessità dell’azienda di mantenere una certa stabilità a prescindere dall’impatto della crisi dell’economia globale sul mercato.
Intanto Bezos fa beneficenza
Mentre si parla di licenziamenti in Amazon, scopriamo anche che Jeff Bezos, nel corso di un’intervista rilasciata alla CNN, ha fatto sapere di essere intenzionato a donare gran parte del suo patrimonio nel corso della sua vita. Dopo i 100 milioni di dollari affidati alle cause di beneficenza di Dolly Parton, con la compagna Laura Sanchez il fondatore di Amazon sarebbe valutando quali altre attività sostenere.
E se fa bene sapere che Jeff Bezos abbia deciso di ritornare sui suoi passi in merito alla beneficenza, sarebbe interessante capire perché non abbia deciso in parte d’investire questa sua fortuna nell’evitare questi licenziamenti. Sono davvero così inevitabili?
È vero che in questo caso entrano in campo delle dinamiche più importanti legate a investitori e andamento del mercato. Ma data la fortuna personale dell’uomo e la sua partecipazione all’azienda che ha fondato, viene naturale chiedersi se questi licenziamenti siano effettivamente impossibili da evitare.
Amazon è un’azienda che ormai non riguarda solo l’e-commerce. Basti pensare alle produzioni cinematografiche e televisive delle quali è il principale produttore. Con questo immenso giro di fortune e investimenti è davvero impossibile riuscire a ottimizzare il lavoro dei suddetti settori senza ricorrere a esuberi?
Di certo i licenziamenti che avverranno metteranno a dura prova coloro che ne rimarranno vittime.